La città storica
Casale Monferrato è stata un insediamento storicamente fiorente, nacque romana per trasformarsi poi dopo la caduta dell’impero in un borgo: Casale di S. Evasio in onore del Santo Vescovo.
Finì poi nell’orbita degli Aleramici che finirono la loro storia durante le Crociate in Terrasanta. Nel 1306 arrivarono i Paleologi, una famiglia imperiale di Bisanzio; Casale divenne così la capitale di un piccolo ma strategico marchesato, un vero e proprio gioiello tra i piccoli stati italiani.
Dopo la fine della dinastia, con la morte della Marchesa Anna d’Alençon Valois, nel 1559, i Gonzaga di Mantova prevalsero su tutti gli altri pretendenti alla successione, per merito dell’imperatore Carlo V. Il Marchesato del Monferrato fu la dinastia che più segnò con profondità le caratteristiche della città stessa e del suo circondario rurale.
Nel 1713 i Savoia annetterono il Marchesato di Monferrato; la storia di Casale Monferrato continuò poi nel Regno di Sardegna.
Nel 1745 durante la guerra della Prammatica Sanzione per la successione al Trono d’Austria, venne colpita da gravi danni a chiese e conventi. Subito dopo Casale fu investita dal vento barocco e grazie all’impegno dei nobili borghesi, nacque una elegante architettura nelle chiese e nei palazzi, tuttora ammirata.
Con la sconfitta di Novara resistette ad oltranza alle truppe austriache. Nella seconda Guerra d’Indipendenza fu il fulcro della strategia franco piemontese. Alla fine dell’800 Casale divenne capitale del cemento e nel 900 si ampliò verso il settore dei frigoriferi e delle macchine da stampa.
Crediti: Foto Archivio Alexala
Il castello, le chiese, la sinagoga e...
Numerosi sono gli elementi storici e architettonici che contribuiscono a conferire alla città lo splendore che la rappresenta: il bellissimo Duomo, il più antico monumento della città di una delle più importanti cattedrali in stile romancio del Piemonte, col suo ricco Tesoro del Duomo (Sacrestia Aperta); gli storici Palazzo Treville e Palazzo Anna d’Alençon; la Torre Civica; la splendida Sinagoga barocca, dichiarata Monumento Nazionale nel 1969, è riccamente decorata con pitture e stucchi dorati, con gli annessi Musei Ebraici; il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi, di grande valore; la chiesa di Santa Caterina, il Castello del Monferrato, nato come castello di difesa, che in seguito a un efficace restauro, è tornato a vivere come cuore pulsante, ospitando eventi e mostre ogni anno.
Per scoprire la città di Casale Monferrato un’ottima occasione è la manifestazione Casale città aperta: si svolge la seconda domenica del mese ed il sabato precedente, con apertura al pubblico di monumenti e visite guidate.
Crediti: Foto Archivio Alexala
Parco Eternot
Inaugurato il 10 settembre del 2016, il Parco Eternot è un’area verde pubblica della città, un giardino pensile che occupa la superficie su cui sorgeva la Fabbrica Eternit, lo stabilimento di produzione di manufatti in amianto più grande d’Europa, attivo dal 1907 al 1986. Il nome del parco ha infatti origine nella storia: l’antico nome Eternit è stato modificato in Eternot.
Nato in memoria di tutte le vittime dell’amianto, vuole simboleggiare l’impegno della città nella lotta all’amianto: è il simbolo verde della rinascita di una città che ha affrontato pene e dolori a causa dell’amianto ma che ha saputo reagire, bonificando tutti gli edifici pubblici della città e contribuendo fortemente nel promuovere la ricerca medica per le malattie ad esso correlate.
Questo è finora, in tutta Italia, l’unico esempio al mondo di un parco cittadino realizzato al posto di una fabbrica di manufatti in amianto.
Il Parco Eternot ospita monumenti, viali per passeggiare, spazi per i giochi, per lo sport e un tratto di pista ciclabile che lo collega al centro urbano da un lato e ad altre piste ciclabili e aree dedicate alla mountain bike dall’altro, panchine, fontanelle, aree attrezzate per pic-nic e un’arena con un diametro di 20 metri per ospitare eventi. Della fabbrica pre-esistente rimangono visibili la Palazzina Eternit, che ospitava gli uffici direzionali, attualmente in restauro, e il pozzo, che serviva di acqua la fabbrica.
Il parco manda un forte messaggio: Casale non è più la città dell’amianto, ma la città che lotta attivamente contro l’amianto.
Teatro municipale
Il Teatro Municipale è un importante edificio in stile Impero situato nella città di Casale Monferrato, in Piemonte.
Fu commissionato ne1780 da alcuni nobili all’abate architetto Agostino Vitoli di Spoleto Egli lo ultimò nel 1786. L’edificio venne poi inaugurato nel 1791 con un’opera inedita di Vincenzo Fabrizio, intitolata La moglie capricciosa.
La sala principale del teatro è un autentico gioiello architettonico è un classico esempio di teatro all’italiana ed è costituita da una platea e da quattro ordini di palchi e loggione, con parapetti intagliati e dorati tra cui spicca al centro quello reale. Il soffitto è decorato da affreschi, opere dei fratelli Galliari, al centro del quale si trova uno splendido lampadario di cristallo con finiture dorate.
Il teatro venne chiuso durante il periodo napoleonico e venne riaperto solo nel 1840 con la rappresentazione di La Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini (da ricordare che Beatrice era moglie del condottiero casalese Facino Cane).
Nel 1861 il teatro viene ceduto dalla Società dei Nobili al comune di Casale ma causa di una serie di difficoltà di gestione il teatro rimarrà chiuso per più di 100 anni.
Sottoposto ad un attento restauro interno ed esterno che ripristina il corredo di stucchi, dorature e velluti, solamente negli anni ’80 e finalmente nel 1990 il prestigiato attore Vittorio Gassman inaugura la riapertura del Teatro Municipale con lo spettacolo "Brindisi per un teatro". Ad oggi, con le sue stagioni di prosa, musica e danza, e essendo anche punto d’incontro per numerosi convegni e incontri culturali rimane un punto fermo nel panorama culturale casalese.
Big Bench e Arte in Vigne
Famose attrazioni nel Monferrato sono le bellissime Big Bench: giganti panchine posizionate davanti meravigliosi panorami tra le colline, dove poter passare una giornata in serenità. Adatte anche alle famiglie, esse sono numerose e di diversi colori. Sono state create per dare ai visitatori la possibilità di guardare da una prospettiva diversa i paesaggi. Una volta saliti sopra, verrete catapultati in un’altra dimensione. Le potete trovare nei seguenti comuni: Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Salvatore, Lu Monferrato, Cuccaro Monferrato, Vignale Monferrato.
Oltre alle panchine giganti, i vigneti si trasformano in bellissimi fogli da colorare con matite giganti che fanno da contorno a questo meraviglioso scenario. Divertenti e giocosi, i vigneti del Monferrato diventano arte e storia in questo paesaggio mozzafiato.
Crediti: Foto Archivio Alexala
Gli Infernot
Nell’elenco di cose da visitare, non può mancare la visita agli Infernot: grotte scavate nella Pietra da Cantoni senza luce ed aria. Essi venivano e vengono ancora oggi utilizzati per custodire il vino imbottigliato. Le particolari caratteristiche di temperatura e umidità costante, permettono l’ottima conservazione delle bottiglie più preziose! Le colline del Monferrato sono piene di Infernot, in quanto il vino è un’altra peculiarità del nostro territorio. L’itinerario degli Infernot è ormai riconosciuto dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. Gli Infernot del Monferrato si trovano a: Rosignano Monferrato, Cella Monte, Frassinello Monferrato, Grazzano Badoglio, Sala Monferrato, Vignale Monferrato, Terruggia, Ottiglio, Camagna Monferrato, Ponzano Monferrato, Treville, Ozzano Monferrato, Fubine Monferrato.
Crediti: Foto Archivio Alexala
Parco della Cittadella
Voluta dai Gonzaga, duchi di Mantova, per difendere Casale dai vicini possedimenti spagnoli di Milano e Genova e del
Piemonte sabaudo, la Cittadella venne inaugurata nel 1590. Si trattava di un’imponente fortezza di forma esagonale, con un raggio di 420 metri, dalla quale si dipartivano possenti mura che chiudevano la città fino al castello.
Della struttura rimangono la cosiddetta “polveriera”, una porta e pochi resti della struttura difensiva allestita a metà Ottocento.
Attualmente la Cittadella è un parco aperto al pubblico, che dispone di area pic-nic coperta. Essa viene spesso utilizzata anche per varie manifestazioni o corse campestri pe le scuole!
Il Sacro Monte di Crea
I paesaggi vitivinicoli non sono le uniche meraviglie del Monferrato inseriti all’interno dei patrimoni dell’Umanità Unesco: anche il Santuario del Sacro Monte di Crea, nel comune di Serralunga, vanta questo titolo dal 2003.
E’ situato in un vasto parco naturale: il Parco naturale del Sacro Monte di Crea, istituito nel 1980.
La Chiesa, il parco e il percorso devozionale che si conclude con la riccamente decorata Cappella del Paradiso rendono il sito interessante da visitare per una giornata tra arte, natura e cultura.
Il complesso monumentale è costituito dall’insieme delle costruzioni conventuali a servizio del santuario, dedicato all’Assunzione di Maria, composte da 23 cappelle e 5 romitori.
La città storica
Casale Monferrato è stata un insediamento storicamente fiorente, nacque romana per trasformarsi poi dopo la caduta dell’impero in un borgo: Casale di S. Evasio in onore del Santo Vescovo.
Finì poi nell’orbita degli Aleramici che finirono la loro storia durante le Crociate in Terrasanta. Nel 1306 arrivarono i Paleologi, una famiglia imperiale di Bisanzio; Casale divenne così la capitale di un piccolo ma strategico marchesato, un vero e proprio gioiello tra i piccoli stati italiani.
Dopo la fine della dinastia, con la morte della Marchesa Anna d’Alençon Valois, nel 1559, i Gonzaga di Mantova prevalsero su tutti gli altri pretendenti alla successione, per merito dell’imperatore Carlo V. Il Marchesato del Monferrato fu la dinastia che più segnò con profondità le caratteristiche della città stessa e del suo circondario rurale.
Nel 1713 i Savoia annetterono il Marchesato di Monferrato; la storia di Casale Monferrato continuò poi nel Regno di Sardegna.
Nel 1745 durante la guerra della Prammatica Sanzione per la successione al Trono d’Austria, venne colpita da gravi danni a chiese e conventi. Subito dopo Casale fu investita dal vento barocco e grazie all’impegno dei nobili borghesi, nacque una elegante architettura nelle chiese e nei palazzi, tuttora ammirata.
Con la sconfitta di Novara resistette ad oltranza alle truppe austriache. Nella seconda Guerra d’Indipendenza fu il fulcro della strategia franco piemontese. Alla fine dell’800 Casale divenne capitale del cemento e nel 900 si ampliò verso il settore dei frigoriferi e delle macchine da stampa.
Crediti: Foto Archivio Alexala
Il castello, le chiese, la sinagoga e...
Numerosi sono gli elementi storici e architettonici che contribuiscono a conferire alla città lo splendore che la rappresenta: il bellissimo Duomo, il più antico monumento della città di una delle più importanti cattedrali in stile romancio del Piemonte, col suo ricco Tesoro del Duomo (Sacrestia Aperta); gli storici Palazzo Treville e Palazzo Anna d’Alençon; la Torre Civica; la splendida Sinagoga barocca, dichiarata Monumento Nazionale nel 1969, è riccamente decorata con pitture e stucchi dorati, con gli annessi Musei Ebraici; il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi, di grande valore; la chiesa di Santa Caterina, il Castello del Monferrato, nato come castello di difesa, che in seguito a un efficace restauro, è tornato a vivere come cuore pulsante, ospitando eventi e mostre ogni anno.
Per scoprire la città di Casale Monferrato un’ottima occasione è la manifestazione Casale città aperta: si svolge la seconda domenica del mese ed il sabato precedente, con apertura al pubblico di monumenti e visite guidate.
Crediti: Foto Archivio Alexala
Parco Eternot
Inaugurato il 10 settembre del 2016, il Parco Eternot è un’area verde pubblica della città, un giardino pensile che occupa la superficie su cui sorgeva la Fabbrica Eternit, lo stabilimento di produzione di manufatti in amianto più grande d’Europa, attivo dal 1907 al 1986. Il nome del parco ha infatti origine nella storia: l’antico nome Eternit è stato modificato in Eternot.
Nato in memoria di tutte le vittime dell’amianto, vuole simboleggiare l’impegno della città nella lotta all’amianto: è il simbolo verde della rinascita di una città che ha affrontato pene e dolori a causa dell’amianto ma che ha saputo reagire, bonificando tutti gli edifici pubblici della città e contribuendo fortemente nel promuovere la ricerca medica per le malattie ad esso correlate.
Questo è finora, in tutta Italia, l’unico esempio al mondo di un parco cittadino realizzato al posto di una fabbrica di manufatti in amianto.
Il Parco Eternot ospita monumenti, viali per passeggiare, spazi per i giochi, per lo sport e un tratto di pista ciclabile che lo collega al centro urbano da un lato e ad altre piste ciclabili e aree dedicate alla mountain bike dall’altro, panchine, fontanelle, aree attrezzate per pic-nic e un’arena con un diametro di 20 metri per ospitare eventi. Della fabbrica pre-esistente rimangono visibili la Palazzina Eternit, che ospitava gli uffici direzionali, attualmente in restauro, e il pozzo, che serviva di acqua la fabbrica.
Il parco manda un forte messaggio: Casale non è più la città dell’amianto, ma la città che lotta attivamente contro l’amianto.
Teatro municipale
Il Teatro Municipale è un importante edificio in stile Impero situato nella città di Casale Monferrato, in Piemonte.
Fu commissionato ne1780 da alcuni nobili all’abate architetto Agostino Vitoli di Spoleto Egli lo ultimò nel 1786. L’edificio venne poi inaugurato nel 1791 con un’opera inedita di Vincenzo Fabrizio, intitolata La moglie capricciosa.
La sala principale del teatro è un autentico gioiello architettonico è un classico esempio di teatro all’italiana ed è costituita da una platea e da quattro ordini di palchi e loggione, con parapetti intagliati e dorati tra cui spicca al centro quello reale. Il soffitto è decorato da affreschi, opere dei fratelli Galliari, al centro del quale si trova uno splendido lampadario di cristallo con finiture dorate.
Il teatro venne chiuso durante il periodo napoleonico e venne riaperto solo nel 1840 con la rappresentazione di La Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini (da ricordare che Beatrice era moglie del condottiero casalese Facino Cane).
Nel 1861 il teatro viene ceduto dalla Società dei Nobili al comune di Casale ma causa di una serie di difficoltà di gestione il teatro rimarrà chiuso per più di 100 anni.
Sottoposto ad un attento restauro interno ed esterno che ripristina il corredo di stucchi, dorature e velluti, solamente negli anni ’80 e finalmente nel 1990 il prestigiato attore Vittorio Gassman inaugura la riapertura del Teatro Municipale con lo spettacolo "Brindisi per un teatro". Ad oggi, con le sue stagioni di prosa, musica e danza, e essendo anche punto d’incontro per numerosi convegni e incontri culturali rimane un punto fermo nel panorama culturale casalese.
Big Bench e Arte in Vigne
Famose attrazioni nel Monferrato sono le bellissime Big Bench: giganti panchine posizionate davanti meravigliosi panorami tra le colline, dove poter passare una giornata in serenità. Adatte anche alle famiglie, esse sono numerose e di diversi colori. Sono state create per dare ai visitatori la possibilità di guardare da una prospettiva diversa i paesaggi. Una volta saliti sopra, verrete catapultati in un’altra dimensione. Le potete trovare nei seguenti comuni: Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Salvatore, Lu Monferrato, Cuccaro Monferrato, Vignale Monferrato.
Oltre alle panchine giganti, i vigneti si trasformano in bellissimi fogli da colorare con matite giganti che fanno da contorno a questo meraviglioso scenario. Divertenti e giocosi, i vigneti del Monferrato diventano arte e storia in questo paesaggio mozzafiato.
Crediti: Foto Archivio Alexala
Gli Infernot
Nell’elenco di cose da visitare, non può mancare la visita agli Infernot: grotte scavate nella Pietra da Cantoni senza luce ed aria. Essi venivano e vengono ancora oggi utilizzati per custodire il vino imbottigliato. Le particolari caratteristiche di temperatura e umidità costante, permettono l’ottima conservazione delle bottiglie più preziose! Le colline del Monferrato sono piene di Infernot, in quanto il vino è un’altra peculiarità del nostro territorio. L’itinerario degli Infernot è ormai riconosciuto dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. Gli Infernot del Monferrato si trovano a: Rosignano Monferrato, Cella Monte, Frassinello Monferrato, Grazzano Badoglio, Sala Monferrato, Vignale Monferrato, Terruggia, Ottiglio, Camagna Monferrato, Ponzano Monferrato, Treville, Ozzano Monferrato, Fubine Monferrato.
Crediti: Foto Archivio Alexala
Parco della Cittadella
Voluta dai Gonzaga, duchi di Mantova, per difendere Casale dai vicini possedimenti spagnoli di Milano e Genova e del
Piemonte sabaudo, la Cittadella venne inaugurata nel 1590. Si trattava di un’imponente fortezza di forma esagonale, con un raggio di 420 metri, dalla quale si dipartivano possenti mura che chiudevano la città fino al castello.
Della struttura rimangono la cosiddetta “polveriera”, una porta e pochi resti della struttura difensiva allestita a metà Ottocento.
Attualmente la Cittadella è un parco aperto al pubblico, che dispone di area pic-nic coperta. Essa viene spesso utilizzata anche per varie manifestazioni o corse campestri pe le scuole!
Il Sacro Monte di Crea
I paesaggi vitivinicoli non sono le uniche meraviglie del Monferrato inseriti all’interno dei patrimoni dell’Umanità Unesco: anche il Santuario del Sacro Monte di Crea, nel comune di Serralunga, vanta questo titolo dal 2003.
E’ situato in un vasto parco naturale: il Parco naturale del Sacro Monte di Crea, istituito nel 1980.
La Chiesa, il parco e il percorso devozionale che si conclude con la riccamente decorata Cappella del Paradiso rendono il sito interessante da visitare per una giornata tra arte, natura e cultura.
Il complesso monumentale è costituito dall’insieme delle costruzioni conventuali a servizio del santuario, dedicato all’Assunzione di Maria, composte da 23 cappelle e 5 romitori.